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I NOSTRI PRODOTTI CBD E CBG

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10% FULL SPECTRUM SPRAY – 1000 mg (500 mg + 500 mg)

In questo olio sono presenti 500 mg di estratto a spettro completo CBD e 500 mg di estratto a spettro completo CBG in rapporto 1:1 diluiti in olio di cocco MCT C8 estratti con tecnica solventless, senza utilizzo di solventi in nessuna fase della lavorazione e arricchito con vitamina E.

In questo olio sono presenti 500 mg di estratto a spettro completo CBD e 500 mg di estratto a spettro completo CBG in rapporto 1:1 diluiti in olio di cocco MCT C8 estratti con tecnica solventless, senza utilizzo di solventi in nessuna fase della lavorazione e arricchito con vitamina E.

THC < 0,2%

1 spruzzata 0,11 ml equivale a 2 gocce e contiene 11,1 mg di estratto full spectrum.

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15% FULL SPECTRUM SPRAY – 1500 mg (500 mg + 1000 mg)

In questo olio sono presenti 500 mg di estratto a spettro completo CBD e 1000 mg di estratto a spettro completo CBG in rapporto 1:2 diluiti in olio di cocco MCT C8 estratti con tecnica solventless, senza utilizzo di solventi in nessuna fase della lavorazione e arricchito con vitamina E.

THC < 0,2%

1 spruzzata 0,11 ml equivale a 2 gocce e contiene 16,6 mg di estratto full spectrum.

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10% FULL SPECTRUM CON CONTAGOCCE – 1000 mg (500 mg + 500 mg)

In questo olio sono presenti 500 mg di CBD e 500 mg di CBG in rapporto 1 : 1 diluiti in olio di cocco MCT C8 estratti con tecnica solventless, senza utilizzo di solventi in nessuna fase della lavorazione e arricchito con vitamina E.

THC 0,2%

1 goccia 0,05 ml contiene 5,82 mg di cannabinoidi.

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15% FULL SPECTRUM CON CONTAGOCCE – 1500 mg (500 mg + 1000 mg)

In questo olio sono presenti 500 mg di CBD e 1000 mg di CBG in rapporto 1 : 2 diluiti in olio di cocco MCT C8 estratti con tecnica solventless, senza utilizzo di solventi in nessuna fase della lavorazione e arricchito con vitamina E.

THC 0,3%

1 goccia 0,05 ml contiene 7,85 mg di cannabinoidi.

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CBAHI CREMA RILASSANTE

Un ottimo alleato in caso di dolore e infiammazione, occasionali ma anche legati a patologie come l’artrite, unisce i benefici di arnica montana, boswellia serrata e artiglio del diavolo al potente effetto dei nostri estratti CBD e CBG nanoincapsulati e della PEA, un endoccanabinoide indiretto famoso per i suoi effetti antidolorifici e antinfiammatori. La sua particolare formulazione permette di applicare il prodotto solo dov’è necessario senza sprechi.

In formato da 50 ml con dispenser airless, che preserva il prodotto in modo ottimale senza contaminazioni esterne.

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CBAHI CREMA LENITIVA

Utile aiuto in caso di problemi e irritazioni cutaee come dermatiti e psoriasi, ma anche rush, punture d’insetto e scottature grazie al potente effetto dei nostri estratti CBD e CBG nanoincapsulati e della PEA, un endoccanabinoide indiretto famoso per i suoi effetti antidolorifici e antinfiammatori. Ha una formulazione leggera che non appesantisce e unge la cute ed è rinfrescante.

In formato da 50 ml o 150 ml con dispenser airless che preserva il prodotto in modo ottimale senza contaminazioni esterne.

ESTRATTO SENZA SOLVENTI

Nel nostro laboratorio lavoriamo la migliore selezione di fiori impiegando metodi naturali senza uso di solventi in nessuna fase della lavorazione, sfruttando le più conosciute tecniche di estrazione con il giusto apporto di innovazione per ottenere un estratto di alta qualità e sicuro per i nostri clienti.

La lavorazione principale viene svolta in acqua e ghiaccio mescolando delicatamente il fiore per staccare le teste dei tricomi senza contaminazione di clorofilla e parti vegetali.

Una volta ottenuto l’estratto viene posto nel liofilizzatore per asciugare il prodotto in modo ottimale senza che vi sia nessuna ossidazione o contaminazione di batteri e muffe, viene poi lavorato in pressa per colofonia per concentrare ulteriormente il prodotto finale.

Il Rosin che otteniamo sarà poi parzialmente decarbossilato sottovuoto per mantenerne una parte in forma acida e a seconda del prodotto che dobbiamo realizzare:

miscelato con olio di cocco MCT C8 e microfiltrato, per ottenere un olio ricco di cannabinoidi e terpeni che rispecchia il fitocomplesso della pianta utilizzata;
oppure nanoincapsulato, per creare le nostre due creme che grazie a questa tecnologia hanno il grande pregio di riuscire a penetrare lo strato epidermico , risultando un prodotto transdermico, che va ad agire più in profondità rispetto ad una classica crema CBD.

Per garantire la massima qualità del prodotto controlliamo tutte le fasi di produzione dalla coltivazione in campo, seguendo le pratiche biologiche e nel rispetto delle normative italiana ed europea utilizzando sementi certificate UE con thc < 0,2%, alla trasformazione nel nostro laboratorio in cui tutte le attrezzature che utilizziamo sono adatte al contatto con gli alimenti, e anche le fasi di lavorazione rispettano questi standard.

CBD e CBG si possono assumere in diversi modi a seconda della loro formulazione, possono essere assunti per via orale mettendo qualche goccia di olio sotto la lingua, per via inalatoria attraverso la vaporizzazione di estratti o e-liquid o per via topica con creme e unguenti a base di CBD e CBG.

Il dosaggio è soggettivo e varia in base a peso e intensità del problema, si consiglia sempre di partire con il dosaggio minimo per poi aumentare ogni 2/3 giorni fino al raggiungimento dei benefici.

CBD E CBG
come agiscono e benefici

COSA SONO?

Il CBD e il CBG sono due dei principali fitocannabinoidi (cannabinoidi di origine naturale) che si possono trovare nelle piante di Cannabis. Ne esistono molti altri come THC, CBN, CBDV, gli scienziati sono riusciti a scoprirne più di un centinaio.
A differenza del THC, CBD e CBG non hanno effetti psicotropi e si ottengono da piante di Cannabis iscritte al registro comunitario europeo e adatte alla coltivazione per uso industriale con un basso contenuto di THC, inferiore allo 0,2%.
Hanno, invece, numerosi effetti benefici e per questa ragione negli ultimi anni la ricerca scientifica si è molto interessata alla pianta di cannabis e ai suoi componenti.

COME AGISCONO

All’interno del nostro corpo è presente una fitta rete di recettori cannabinoidi, i recettori CB1 e CB2, che vanno a comporre il sistema endocannabinoide ECS assieme ad altri due importanti elementi, gli endocannabiodi, ovvero i cannabinoidi prodotti naturalmente dal nostro corpo e le proteine coinvolte nel metabolismo (sintesi e degradazione) e nel trasporto degli endocannabinoidi.
L’ ECS influenza l’attività di molti altri sistemi del nostro organismo.

CB1

Questi recettori sono distribuiti in tutto il corpo umano, ma sono presenti soprattutto all’interno di cervello e midollo spinale. Si concentrano principalmente nelle aree associate ai comportamenti da loro stessi innescati, come nell’ipotalamo, coinvolto nella regolazione dell’appetito, e nell’amigdala, che svolge un importante ruolo nei processi mnemonici ed emotivi. Possiamo trovare i recettori CB1 anche nelle terminazioni nervose, dove agiscono riducendo la sensazione del dolore.

CB2

Questi recettori sono concentrati nelle cellule del nostro sistema immunitario e del sistema nervoso periferico. Quando vengono attivati, agiscono riducendo le infiammazioni, come risposta immunitaria. È ormai ampiamente riconosciuto il loro ruolo nelle risposte immunitarie del nostro organismo nel contrastare malattie ed altri problemi di salute.

Il sistema endocannabinoide è presente in diverse specie, dai mammiferi ai rettili fino agli invertebrati.

Il ruolo dell’ ECS è quello di mantenere la capacità del nostro corpo di funzionare normalmente influenzando gli altri sistemi, è molto importante nel funzionamento del sistema nervoso centrale e di svariati processi fisiologici come la regolazione della risposta al dolore, l’infiammazione, la memoria, l’umore, il sonno, l’appetito e la digestione, ma influenza anche le soglie di crisi (ad esempio nell’epilessia), la coordinazione, la funzione cardiaca, il sistema immunitario, l’integrazione sensoriale (equilibrio, tatto, senso dello spazio), la fertilità, la fisiologia ossea, il sistema centrale di risposta allo stress (HPAA), lo sviluppo neurale e la pressione oculare.

Il nostro corpo produce normalmente gli endocannabinoidi, che agiscono sui recettori CB1 e CB2 o li stimolano in modo molto simile ai fitocannabinoidi della pianta di Cannabis, che si legano a loro volta ai recettori CB e li influenzano. I fitocannabinoidi non agiscono su una patologia in particolare, ma modulano alcuni meccanismi che avvengono normalmente nell’organismo e ripristinano l’equilibrio in caso vi siano degli squilibri nel sistema endocannabinoide a seguito di traumi, patologie o stimoli come il dolore. Grazie a questa azione possono portare benefici alleviando i sintomi di una patologia o infiammazione.

PROPRIETÀ E BENEFICI

Essendo il sistema endocannabinoide così presente e ramificato nel nostro corpo i fitocannabinoidi come CBD e CBG hanno per noi molte proprietà benefiche riconosciute da sempre più ricerche scientifiche per le enormi potenzialità attribuite alla combinazione tra questi due cannabinoidi non psicoattivi.

Sono due molecole che agiscono in sinergia, lavorando contemporaneamente su due aspetti diversi del problema da trattare.
Il CBD, ad esempio, stimola un enzima chiamato FAAH che è responsabile della produzione di endocannabinoidi nel corpo e, in caso di carenza o sovrapproduzione, agisce come regolatore.
Al contrario, il CBG agisce direttamente sui recettori del sistema endocannabinoide, soprattutto sui recettori CB1, CB2 e 5-HT1A.
È ormai noto che le molecole che compongono la pianta agiscono in combinazione tra loro per funzionare molto meglio dal punto di vista medicinale, questo è il famoso “effetto enturage”.
È stato dimostrato che decine di cannabinoidi (chetoni, esteri, lattoni, alcoli, acidi grassi, steroidi e terpeni) forniscono un grande potenziale terapeutico solo quando lavorano insieme, e non quando lo fanno singolarmente.

Ma andiamo a vedere meglio quali effetti benefici possono avere su di noi:

 

ANTIDOLORIFICO

Numerose evidenze scientifiche dimostrano che entrambi gli endocannabinoidi AEA e 2-AG inducono analgesia.
Il Sistema Endocannabinoide rappresenta uno strumento farmacologico estremamente importante per il trattamento di patologie cronico-degenerative come il dolore neuropatico e altre forme di dolore con componenti affettive ed emotive molto forti come la fibromialgia.

Studi scientifici hanno evidenziato come il CBD sia in grado di influire sui processi chimici caratteristici dell’endocannabinoide anandamide, molecola associata anche alla percezione del dolore. Altre ricerche sostengono che i cannabinoidi sono in grado di attivare recettori coinvolti con la trasmissione e la cronicizzazione del dolore. È emerso che il CBD ha un buon potere nel trattamento di due particolari tipi di dolore cronico, quello neuropatico e quello dovuto a un’infiammazione.

Questi benefici sono maggiori se si utilizzano estratti full spectrum.

Per fare un esempio, il CBG è conosciuto per la sua capacità di alleviare i dolori grazie alle sue proprietà analgesiche. Gli studi scientifici che hanno misurato gli effetti del CBD isolato nel trattamento del dolore acuto non hanno segnalato effetti benefici, al contrario di quanto riscontrato nel trattamento del dolore cronico.
In questo caso, infatti, il CBD aveva mostrato una potente azione analgesica, in associazione ad altri cannabinoidi.
In particolare, il CBG ha delle significative proprietà analgesiche contro il dolore infiammatorio; agisce aumentando il tono endocannabinoide, permettendo all’anandamide di agire a più lungo raggio e di aumentare in maniera sinergica gli effetti antidolorifici.

Dolore neuropatico

La ricerca scientifica ad oggi è riuscita a dimostrare l’ottima efficacia del cannabidiolo nell’intervenire sul dolore neuropatico. Mentre altri principi attivi della cannabis vengono già impiegati in ambito oncologico per la loro efficacia nell’attenuare la nausea, il cannabidiolo, nello specifico, si è rivelato promettente nei confronti del dolore neuropatico periferico provocato dai farmaci chemioterapici.

Il CBD, inoltre, riduce quelle complicazioni spesso associate al dolore cronico come ansia e depressione e aiuta il paziente ad affrontare meglio la sua condizione.

Dolore infiammatorio

Il cannabidiolo viene impiegato anche per il trattamento del dolore provocato da un’infiammazione, come nel caso dell’artrosi. È dimostrato che l’assunzione di CBD protegge le articolazioni contro danni gravi e riduce l’infiammazione. Uno studio pubblicato sulle pagine dello European Journal of Pain ha dimostrato che il CBD applicato sulla pelle può aiutare a ridurre il dolore e l’infiammazione dovuta all’artrite.

La ricerca scientifica negli ultimi anni è riuscita ad andare affondo su legame tra CBD e dolore e ad oggi è considerato un valido aiuto per alleviare il dolore cronico. Sempre più medici, infatti, consigliano di associarlo alle altre terapie per accompagnare la quotidianità di tutte quelle persone che si trovano costrette a convivere con il dolore.

Molti studi hanno dimostrato come la combinazione CBD – THC, è efficace e ben tollerata nel trattamento della contrazione muscolare, del dolore, dei disturbi del sonno e dell’incontinenza urinaria nelle persone con sclerosi multipla.

 

ANTINFIAMMATORIO

Diverse ricerche hanno dimostrato che CBD e CBG hanno un efficace potere antinfiammatorio.

Alcuni studi suggeriscono che il CBG può essere efficace nel ridurre le infiammazioni intestinali, come il morbo di Crohn, una malattia che colpisce l’apparato digerente.

CBD e CBG esercitano una funzione antinfiammatoria anche a livello topico su dermatiti eczemi e psoriasi, sul Journal of Dermatological Science, i ricercatori della Nottingham University avevano già descritto questo potenziale già nel 2007.

Grazie all’effetto antinfiammatorio, i cannabinoidi possono fornire sollievo dal dolore alle articolazioni e dal gonfiore, e diminuire la distruzione congiunta e la progressione della malattia in caso di artrite reumatoide. E’ dimostrato che l’assunzione di CBD protegge le articolazioni contro danno gravi, diminuisce la progressione, migliora il movimento, la qualità del sonno e riduce l’infiammazione in sole 5 settimane.

 

NEUROPROTETTIVO

Le potenzialità del CBD come neuroprotettore sono al centro di un nuovo studio scientifico. Gli effetti neuroprotettivi della cannabis sono già noti perché analizzati e raccontati da diversi studi scientifici in diverse patologie come Alzheimer e Parkinson.

Diversi studi hanno dimostrato che il CBD è in grado di inibire la formazione delle classiche “placche” tipiche della malattia di Alzheimer e riduce la morte delle cellule cerebrali.

Il CBG, nei disturbi associati al sistema nervoso centrale come l’epilessia e la malattia di Huntington ha dimostrato delle potenzialità benefiche. In questo studio, i ricercatori hanno concluso che il cannabigerolo (e anche altri cannabinoidi) potrebbero giocare un ruolo fondamentale nel ritardare l’avanzamento di malattie neurodegenerative, come la Corea di Huntington.

 

MUSCOLO RILASSANTE

Il CBD viene utilizzato come antidolorifico oltre che per contrastare il dolore cronico anche per il recupero muscolare, soprattutto degli sportivi, grazie ai suoi effetti miorilassanti ed antinfiammatori, che distendono le fibre muscolari che sono sotto sforzo sia per l’attività fisica che per le normali attività di tutti i giorni.

La sua azione rilassa i muscoli e permette di raggiungere uno stato di benessere per questo motivo riesce ad agire anche sulla tensione muscolare dovuta a una condizione di particolare stress, infatti anche uno stato d’ansia cronico può comportare l’insorgenza di dolori e fastidi muscolari

 

ANTIEMETICO

Uno studio del 2012 pubblicato nel British Journal of Pharmacology ha scoperto che i benefici del CBD comprendono effetti antinausea ed effetti antiemetici.

 

ANTICONVULSIONANTE

È stato dimostrato anche da uno studio italiano l’efficacia del CBD nel trattamento dell’epilessia infantile farmacoresistente come la sindrome di Dravet, la sindrome di Lennox-Gastaut e la sindrome sclerosi tuberosa. Ed è inoltre dimostrato che l’intero fitocomplesso della pianta è molto più efficace del CBD isolato.

 

ANTIDEPRESSIVO

Diversi studi hanno dimostrato la relazione tra cannabinoidi e depressione, infatti, il sistema endocannabinoide riesce ad interagire con i recettori della serotonina che regola l’umore. L’assunzione di CBD e CBG riesce a far aumentare i livelli di serotonina nell’organismo, stabilizzando l’umore e donando relax e calma.

Uno studio ha scoperto che gli effetti antidepressivi ,in particolare del CBD, sono veloci, continui nel tempo e paragonabili a un comune farmaco antidepressivo.

 

ANTIPSICOTICO

Il CBD sembra essere efficace anche come antipsicotico, nel trattamento della schizofrenia ha dato risultati uguali ai farmaci tradizionali ma con meno effetti collaterali e una maggiore tollerabilità.

 

ANSIOLITICO

Il CBD si è rivelato efficace nel trattamento di ansia stress e disturbi del sonno, anche quelli legati allo stress post-traumatico.

Studi preclinici hanno dimostrato l’efficacia del CBD nel ridurre l’ansia provocata da molti disturbi come, ad esempio, il disturbo da stress post-traumatico, quello d’ansia generalizzata, il disturbo ossessivo-compulsivo e molti altri. Secondo gli ultimi studi la cannabis con alto contenuto di CBD e basso di THC è stata indicata come la più efficace per trattare ansia e depressione, delle 12.000 risposte pervenute agli autori dello studio, è risultato che più della metà (il 58%) percepiva una netta riduzione dell’ansia.

Sono stati dimostrati anche i benefici sul sonno, tra cui la riduzione dei disturbi della fase REM del sonno in quelle persone affette dalla malattia di Parkinson.

Il CBD si è dimostrato più che promettente per intervenire sui disturbi del sonno e, se assunto a basse dosi, sull’eccessiva sonnolenza diurna, mentre il CBG aumenta la produzione di anandamide, che aiuta a regolare il sonno. La ricerca ha dato risultati positivi nelle sue fasi iniziali e sarà fondamentale proseguire con ulteriori ricerche per capire a fondo i meccanismi di azione.

 

ANTIOSSIDANTE ED ENERGIZZANTE

La struttura del CBD contiene un atomo di ossigeno libero che neutralizza i radicali liberi. Sono stati condotti vari studi per dimostrare le proprietà antiossidanti del CBD: in uno studio condotto sui ratti è stato scoperto che il CBD ha ridotto la tossicità del perossido di idrogeno nei neuroni; un altro studio ha concluso che le proprietà antiossidanti del CBD erano del 30/50% maggiori rispetto alle vitamine C ed E. In un ulteriore studio – pubblicato dal British Journal of Pharmacology – è stato scoperto che il CBD riduce l’infiammazione causata dall’iniezione di amiloide, che è la proteina associata alla morte delle cellule che causano l’Alzheimer, ed è stato anche dimostrato che il CBD riduce la tossicità nei ratti esposti ad alti livelli di glutammato, un neurotrasmettitore eccitatorio.
Gli antiossidanti sono senza dubbio estremamente importanti per il corpo: senza una buona quantità di queste sostanze, il corpo è lasciato in balia dei radicali liberi, che possono causare danni immensi. Gli antiossidanti funzionano fornendo atomi di ossigeno di cui i radicali liberi sono sempre alla ricerca. Una volta che i radicali liberi ottengono gli elettroni extra, cessano di rubare ossigeno dalle cellule vicine, terminando così il ciclo di distruzione che hanno iniziato.
Gli effetti positivi della cannabis si rivelano perché il CBD agisce come spazzino dei radicali liberi per l’uso nella profilassi e nel trattamento delle malattie. È stato dimostrato che le proprietà antiossidanti del CBD non sono solo in grado di bloccare il verificarsi di varie condizioni e malattie legate alla rapida ossidazione, ma anche di invertire la progressione di tali malattie con la corretta applicazione.

 

GLAUCOMA

Il CBG è un cannabinoide molto importante soprattutto per la cura del glaucoma, poiché è stato scoperto che il suo utilizzo riduce la pressione intraoculare causa della malattia.
Gli effetti sul glaucoma sono stati appurati già negli anni ’90, quando uno studio dell’Università del West Virginia, negli Usa, stabilì come il CBG diminuisse notevolmente la pressione oculare (una delle cause di questa malattia è un aumento della pressione intraoculare causato da uno scorretto drenaggio del liquido lacrimale nell’angolo della camera dell’occhio, che può rendere i pazienti ciechi senza un trattamento adeguato, il CBG mostra un buon effetto ,infatti, aiuta il deflusso dell’umorismo acquoso e perciò riduce la dolorosa pressione intraoculare). La ricerca fu portata avanti sui gatti, ma gli effetti si sono visti successivamente anche sugli esseri umani.

I nostri prodotti non hanno nessun fine di diagnosi, trattamento, cura o prevenzione di nessun sintomo o patologia. Le informazioni contenute su questo sito non sono da intendersi come alternative, integrative o sostitutive di disposizioni o indicazioni date da medici, dottori o altre figure professionali dell’ambito medico e farmaceutico. Le informazioni presenti su questo sito non sono nemmeno da considerarsi consigli o suggerimenti, ne devono essere trattati come tali.