Il CBG è uno tra i tanti fitocannabinoidi prodotti dalla pianta di Cannabis, al contrario del CBD, più conosciuto e di cui la letteratura scientifica si è molto occupata, sul CBG esistono meno ricerche, ma quelle eseguite hanno dimostrato la sua efficacia farmacologica soprattutto nel trattamento di disturbi intestinali, ansia e stress, sappiamo anche che il CBG lavora sul recettore TRPM8 e questo lo rende un candidato per il trattamento del cancro prostatico, senza tralasciare il fatto che in uno studio condotto da Giovanni Appendino si è dimostrato come il CBG sia un ottimo antibiotico in grado di contrastare lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina.
Le sue proprietà non finisco qui, infatti è molto utile anche contro l’ansia ed ha il pregio di non causare dipendenza ed effetti sedativi come fanno invece la maggior parte dei farmaci che solitamente vengono usati per contrastarla.
Vista la scarsa quantità di ricerca eseguita su questo cannabinoide uno dei principali esperti mondiali riguardo le applicazioni terapeutiche della cannabis, il Dottor Ethan Russo, si è occupato proprio di un’indagine specifica sugli effetti del CBG ed è emerso che, tra i partecipanti, due terzi delle donne con endometriosi e tre quarti delle persone con malattia di Crohn hanno riportato un beneficio. Lo stesso per l’82,4% dei pazienti con sindrome dell’intestino irritabile. I pazienti intervistati hanno dichiarato che i preparati di CBG fossero superiori ai farmaci convenzionali che usavano per le stesse condizioni e questo è stato molto significativo. Un numero significativo di pazienti ha interrotto il consumo di antidepressivi e di antidolorifici non oppioidi.
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